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Piante officinali
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Calluna vulgaris (L.) Hull.

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Calluna vulgaris (L.) Hull.

Descrizione:
E' un piccolo cespuglio sempreverde con portamento a volte eretto e a volte semiprostrato, che ricopre il terreno circostante anche in modo compatto.
I fusti legnosi, tenaci, generalmente glabri, normalmente si elevano fino a 50 cm di altezza, ma possono superare anche il metro.
Le foglie sono minute (2-3 x 0,7 mm), simili a squamette appressate al fusto, opposte ed ogni coppia è inserita in posizione alterna rispetto alla precedente, lineari, embricate (che si coprono a vicenda come le tegole dei tetti).Hanno forma triangolare, sono sessili ed hanno due orecchiette alla base.
I fiori rosei e lucenti, con perianzio (l'insieme del calice e della corolla) persistente, sono inseriti in lunghi racemi terminali, spesso unilaterali (rivolti dallo stesso lato), talvolta fogliosi al di sopra dell'apice. Hanno 6-8 piccole brattee lineari alla base.
Il calice membranoso, più lungo della corolla è diviso in 4 lobi di aspetto petaloide, dello stesso colore rosa-lilla della corolla. La corolla ha forma campanulata , circondata dai sepali del calice, è divisa in alto in 4 lobi fusi solo alla base. Il fiore mostra 8 stami , ovario supero con un solo stilo.
Il frutto, racchiuso dal calice e dalla corolla è una capsula divisa internamente in 4 loculi contenenti un piccolo seme ovoide.

Antesi: da Agosto a Novembre

Tipo corologico: Circumbor. Euro-Americana (anfiatlantica)- E’ specie circumboreale a larga diffusione che vive nelle zone temperate fredde caratterizzate da elevata piovosità e brevi periodi estivi.

Disribuzione in Italia: è comune nel regioni del nord, più sporadica al centro ed assente al sud e nelle isole.

Habitat
Questa pianta diventa molto vistosa nel periodo della fioritura, quando dipinge di rosa vaste aree di brughiere, sottoboschi e pascoli. E’ legata a suoli acidi e terreni silicei e la si trova dalla pianura sino a 2000 m.(e a volte anche 2.700 m)

Etimologia:
Calluna deriva dal greco "kalluno" = scopare, infatti i suoi rami venivano usati per fare scope da giardino. Vulgaris dal latino= comune, conosciuto da tutti.

Principi attivi e utilizzazione:
Le sommità fiorite contengono tannini, arbutina, acido fumarico ed hanno proprietà astringenti ed antinfiammatorie, antisettiche delle vie urinarie e antireumatiche.
Vengono usate come decotto, per uso interno, nella cura delle cistiti, nelle leucorree, nei reumatismi e nelle albuminuria e per uso esterno, per curare la gotta, le dermatosi squamose e le nevralgie reumatiche, le mucose infiammate e le pelli arrossate e con foruncoli.